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Categoria: Associazione Pizzerie Aretine
La Conferenza delle Regioni ha aggiornato il testo delle “Linee guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative”. Le modifiche riguardano bar e ristoranti, saune, biblioteche e servizi per l’infanzia e l’adolescenza.
L'attesa si fa alta anche in provincia di Arezzo: il nuovo decreto in uscita a giorni dovrebbe confermare importanti misure per sostenere la categoria con indennizzi e ammortizzatori sociali, rilanciare i consumi e ripopolare i centri storici. Li anticipa la Confcommercio aretina .
Coronavirus, dal 24 aprile consentita la vendita di cibo da asporto
I clienti potranno fare solo prenotazioni telefoniche e on-line per evitare assembramenti fuori e dentro il locale. Lo ha deciso la Regione Toscana con l’Ordinanza n. 41 del 22 aprile 2020. Nel testo anche la conferma dell’autorizzazione all’apertura dei negozi al dettaglio di fiori e piante, poi della possibilità di vendere calzature per bambini. Concessa inoltre ai benzinai la facoltà di determinare liberamente l’orario del servizio.
La Regione dice sì al "take away" in Toscana!
La presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini e il presidente regionale di Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi)-Confcommercio Aldo Cursano esprimono la propria piena e totale soddisfazione per l’ordinanza della Regione Toscana che autorizza la vendita per asporto nei pubblici esercizi, ovvero pizzerie, ristoranti, pasticcerie, gelaterie, bar e paninoteche. “Ringraziamo il presidente Enrico Rossi per aver accolto la nostra richiesta e la struttura di Confcommercio Toscana per aver lavorato con passione e determinazione su questo obiettivo”.
Aumentano i casi di Legionellosi tra i clienti di strutture turistico-ricettive. Si tratta di una grave forma di polmonite che si contrae per inalazione di microscopiche goccioline d’acqua contenenti batteri del genere Legionella e può addirittura provocare la morte. Scopri quali sono le aree più a rischio e come fare per evitare pericoli. Per informazioni e assistenza: Ufficio Sicurezza Confcommercio Arezzo, telefono 0575350755, email sicurezza@confcommercio.ar.it.
"La ristorazione non è un mestiere per tutti"
A seguito dei controlli condotti a livello nazionale dai NAS nei locali che servono cibi etnici, che hanno portato alla denuncia di numerosissime irregolarità e a sequestri per 128 tonnellate di prodotti ittici, carnei e vegetali, la Fipe-Confcommercio interviene con una nota per ribadire che "per lavorare nel settore della ristorazione servono competenza, professionalità e rispetto delle regole". Chi non lavora secondo le regole, "crea danno ai consumatori ma anche agli imprenditori seri che operano nella legalità e con precisione e che sono penalizzati da notizie che mettono in cattiva luce il settore".
Raccolta rifiuti in centro ad Arezzo, la riorganizzazione del Comune al vaglio dei commercianti
“Conciliare l’immagine della nostra città con la praticità delle operazioni di smaltimento rifiuti. Ecco l’obiettivo che devono perseguire Comune e commercianti”. Con questa premessa lo scorso 26 marzo la presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini ha introdotto il tema delle nuove regole sulla raccolta dei rifiuti in centro storico nella sede di via XXV Aprile. Ospiti dell’incontro, moderato dalla vicedirettrice di Confcommercio Arezzo Catiuscia Fei, l’assessore all’ambiente del Comune di Arezzo Marco Sacchetti e il funzionario comunale Alessandro Forzoni. Ecco le novità
Freno a cibo e bevande nei circoli privati. "Adesso i controlli"
Li chiede la Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi)-Confcommercio di Arezzo appellandosi alle istituzioni locali. I presidenti provinciali Stefano Mearini (bar), Federico Vestri (ristoranti) e Renato Pancini (pizzerie): “l’ordinanza della Cassazione che ha messo ordine su quanto può fare un circolo privato nell'ambito della somministrazione rende finalmente giustizia ai pubblici esercizi che rispettano le regole, pagano le tasse e creano vera occupazione. Adesso la palla passa alle istituzioni locali che devono smascherare e sanzionare gli enti senza scopo di lucro che fanno profitti con la somministrazione e l’organizzazione di eventi”. In provincia di Arezzo, secondo i dati Istat, esistono oltre 1.796 circoli privati aperti, il 9,4% della Toscana. “Qualcuno usa escamotage per fare profitto. Adesso basta con gli abusi, anche a salvaguardia delle associazioni no profit serie”.
Arezzo svela il suo cuore antico per "Toscana arcobaleno d'estate"
Con l’aperitivo organizzato nell’antico anfiteatro domenica 24 giugno 2018, la città di Mecenate chiuderà ufficialmente l’edizione 2018 dell’iniziativa ideata dalla Nazione e realizzata da Regione Toscana, Toscana Promozione Turistica, Fondazione Sistema Toscana con Anci e Ente Bilaterale del Turismo Toscano. La serata è stata presentata oggi (venerdì 15 giugno) in conferenza stampa alla presenza del direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni, del caposervizio della Nazione di Arezzo Sergio Rossi, del presidente dell’Ente Bilaterale del Turismo Toscano Federico Pieragnoli, della direttrice del Museo Archeologico “Mecenate” Maria Gatto e del direttore territoriale di Ubi Banca Luca Scassellati. Gusto, cultura e arte si intrecceranno per un evento esclusivo da non perdere. Ingresso con consumazione obbligatoria (5 euro).
Ordinanza antialcol, al lavoro per migliorare il contenuto
Comune di Arezzo e associazioni di categoria troveranno insieme correttivi e novità riguardo all'ordinanza firmata dal Sindaco Ghinelli ed emessa il 17 agosto scorso in merito alla vendita e somministrazione di bevande alcoliche. È questo il risultato della riunione che si è svolta giovedì 31 agosto 2017 a Palazzo Cavallo. Il Sindaco ha difeso la ratio dell'ordinanza che rimarrà in vigore fino al 17 settembre, voluta per limitare l'uso di alcol in città. Le associazioni, pur condividendone le finalità, hanno chiesto la revisione di alcune parti, riguardo l'orario limite di somministrazione per i pubblici esercizi (dall'una alle due), l'esenzione dell'applicazione del provvedimento per i locali da ballo, la revisione dei limiti per l'asporto. E si sono dette disponibili ad aprire un dibattito per un progetto condiviso che contenga anche misure severe e restrittive, ma che non vadano a penalizzare gli operatori onesti.